EFFETTI NARCOTICI DELLA CO2
EFFETTI NARCOTICI DELLA CO2 |
Si è sempre riposto particolare attenzione alla narcosi di azoto, ma anche l’accumulo di CO2, che è senz’altro più insidiosa, è estremamente pericolosa. La CO2 è circa venti volte più narcotica dell’azoto, tra gli effetti di un suo accumulo si possono avere: cefalee, difficoltà respiratorie, nausea, vomito, rossore, perdita di coscienza e soprattutto comportamenti irrazionali del subacqueo che possono creare i presupposti di un incidente subacqueo dagli esiti tragici. Resta quindi ovvio che evitare l’accumulo di CO2 nel corpo del subacqueo sia fondamentale ai fini della sicurezza. |
CAUSE DELL’ACCUMULO DI CO2 NEL SUBACQUEO |
Le cause dell’accumulo di CO2 nel corpo possono essere: Sforzi fisici: l’aumento del ritmo respiratorio causato dall’attività fisica può indure all’affanno, che ci porta ad una respirazione inadeguata a smaltire l’eccesso di Co2 Sforzo Inspiratorio: che può essere dovuta ad una cattiva taratura degli erogatori Respirazione affannosa e superficiale: che ci induce a respirare l’aria viziata degli spazi aerei morti polmonari. Densità dei gas: lo sforzo inspiratorio dovuto alla densità dell’aria ad elevate profondità può far accumulare notevoli quantità di CO2 nel subacqueo. Se si supera il limite massimo raccomandato di densità di gas di 6gr/lt alla massima profondità, la possibilità di un incidente subacqueo è certa. I moderni software decompressivi e nella subacquea tecnica applicano infatti l’EAND (Equivalent Air Narcotic Depth) per la selezione della giusta miscela respiratoria che tiene conto nei calcoli della densità del gas. |
MECCANISMI DI RITENZIONE E ELIMINAZIONE DELLA CO2 |
Se il respiro non è lento e profondo e/o si trattiene il respiro le forti cefalee che ne conseguono indicano l’intossicazione da anidride carbonica. Se la concentrazione di CO2 nel sangue aumenta, i recettori cerebrali aumentano la respirazione al fine di eliminare questo eccesso, la CO2 viene trasportata per più del 70% in forma di Sali (acido carbonico) e la variazione del PH del sangue è il meccanismo che induce cervello ad aumentare il ritmo respiratorio. Aumentandolo il ritmo della respirazione, in condizioni di normalità, siamo in grado di eliminare l’eccesso di CO2, ma in immersione l’affanno induce, come già visto, ad un ritmo respiratorio frequente e superficiale che ci fa respirare aria dagli spazi aerei morti, scarsamente ossigenata, non consentendo de facto la decarbonizzazione |
CO2 RETAINERS |
Alcuni individui hanno una maggiore tolleranza ad alti livelli di anidride carbonica e sono particolarmente insensibili agli innalzamenti di CO2 nel corpo, sono definiti anche “Ritentori di CO2” In pratica non attivano, o attivano in ritardo il meccanismo elaborato dal cervello di aumento della respirazione sono quindi incapaci di reagire in modo adeguato all’aumento della CO2 e possono accumulare pericolose quantità nel corpo. Tale condizione ovviamente può portare inconsapevolmente ad alto livello narcotico della CO2 con le evidenti possibili conseguenze incidentali |
TABELLA EFFETTI FISIOLOGICI DELLA CO2 |
PERCENTUALE DI CO2 | EFFETTO |
0 – 4% | Nessun effetto sul SNC |
4 – 6% | Dispnea, ansietà |
6 – 10% | Capacità mentali limitate |
10 – 15% | Grave alterazioni delle funzioni mentali |
15 – 20% | Perdita di coscienza |
> 20% | Tremori scoordinati alla muscolatura e convulsione |